Correre ascoltando la propria musica preferita è una scelta che non mette tutti d’accordo. Infatti, c’è chi desidera concentrarsi meglio sulle proprie prestazioni, isolandosi dal resto grazie alle playlist delle proprie app preferite, e chi preferisce restare vigile e focalizzarsi sui rumori ambientali, anche per una questione di sicurezza.
Insomma, come ogni cosa, questa scelta non trova tutti d’accordo e a coloro che traggono ispirazione ed energia dalla propria musica preferita, si contrappongono i podisti che pensano sia meglio correre senza troppe distrazioni.
Per quanto riguarda la scelta degli auricolari, la tribù dei runner si divide in due grandi fazioni opposte:
- Coloro che preferiscono gli auricolari dotati di cavo e spinotto da inserire nello smartphone;
- Chi è passato ai moderni auricolari Bluetooth, considerandoli molto più comodi e sicuri.
Ma quali sono i pro e i contro di queste cuffie wireless dedicate appositamente al running? Eccoli elencati di seguito.
Bluetooth e raggi infrarossi: quali le differenze?
Prima di passare ai pro e ai contro di questi moderni supporti, è doveroso spiegare le principali differenze che intercorrono tra le cuffie Bluetooth e gli auricolari wireless a raggi infrarossi.
Le prime funzionano grazie alla tecnologia Bluetooth, di cui ormai sono dotati la maggioranza dei dispositivi elettronici presenti sul mercato e tutti gli smartphone. Con questa tecnologia è possibile trasmettere suoni, musica e telefonate da un apparecchio all’altro in maniera stabile e priva di interferenze, purché i due dispositivi siano collegati tra loro.
Le cuffie e gli auricolari wirelessche funzionano tramite raggi infrarossi o radiofrequenze, invece, sono maggiormente indicati per usi alternativi (durante le faccende di casa o sul luogo di lavoro), essendo in grado di garantire un raggio d’azione molto più ampio.
Pertanto, chi è alla ricerca di un modello di cuffie o auricolari senza filo ideati appositamente per la corsa, dovrà orientarsi su quelli dotati di tecnologia Bluetooth.
Tutti i vantaggi offerti dalle cuffie Bluetooth per correre
Questi moderni auricolari con tecnologia Bluetooth incorporata sono stati ideati appositamente per il running. Essendo specifici per questo tipo di attività, offrono numerosi vantaggi dei quali i runners esperti difficilmente riusciranno a fare a meno dopo averli testati.
Uno dei vantaggi più importanti è rappresentato dal fatto che il runner non dovrà curarsi del filo, pertanto non sarà costretto a srotolarlo tutte le volte che questo si attorciglia, rendendone faticoso l’impiego; inoltre, non bisognerà più dover fare i conti con il fastidio arrecato dallo stesso cavo che urta in continuazione corpo e braccia.
Infine, proprio in virtù dell’assenza del cavo, questi auricolari risultano molto più leggeri, quindi limitano il rischio che arrechino dolore durante gli allenamenti più lunghi. Esistono anche modelli speciali, detti in ear, ideati appositamente per essere inseriti all’interno del canale uditivo, in modo da garantire un ingombro minore e una maggior stabilità rispetto agli auricolari tradizionali.
Come detto, le cuffie in ear vanno inserite all’interno dell’orecchio per circa mezzo centimetro, grazie ad una parte in silicone morbido studiata per essere il più confortevole possibile ed assicurare una totale assenza di movimento anche durante l’attività sportiva più intensa. Grazie alla loro struttura, questi auricolari garantiscono un maggiore isolamento dai rumori esterni e una resa sonora nettamente più elevata.
Chi desidera ascoltare la propria musica preferita nella maniera più gratificante possibile, pertanto, dovrà optare per un modello in ear. Da segnalare la presenza in commercio anche di modelli dotati di archetto, da agganciare dietro alla testa e in grado di assicurare una stabilità nettamente superiore rispetto a quelli standard.
Auricolari e cuffie Bluetooth per il running: i problemi
Le cuffie con tecnologia Bluetooth possono presentare alcuni problemi. Il primo, più banale ma anche più ricorrente, è relativo al fatto che debbono essere ricaricate prima di ogni allenamento: queste, infatti, funzionano grazie alla presenza di una piccola batteria interna, che andrà ricaricata ogni volta che si deciderà di portarle con sé.
Un altro problema è legato al rischio di farle cadere, soprattutto quando i ritmi diventano più elevati: nonostante la maggior parte dei modelli attualmente presenti sul mercato disponga di un set di adattatori ideati per farle combaciare al padiglione auricolare dell’atleta, quella delle cuffie che si sfilano e fuoriescono dall’orecchio a causa della corsa è un’esperienza comune ad ogni runner.
Per giunta, quando accade con quelle dotate di cavo, proprio quest’ultimo consente di riprenderle al volo. Per evitare situazioni spiacevoli, sarà opportuno dotarsi di modelli dotati di archetto, che sebbene siano leggermente più scomodi, restano attaccati al collo anche quando le cuffie si sfilano dal padiglione.
Tornando alla batteria, è necessario considerare il rapido e costante calo delle sue prestazioni, esattamente come accade a quelle degli smartphone e degli altri dispositivi elettronici in commercio.