Le migliori applicazioni per ascoltare la musica dal proprio smartphone

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Diverse soluzioni per diversi utilizzi

Ormai da parecchio tempo gli smartphone hanno sostituito i lettori MP3 e la maggior parte delle persone si affida alle app per ascoltare la loro musica preferita o i brani appena usciti.
Proprio a causa di questo successo, però, negli store digitali sono oggi disponibili decine e decine di applicazioni che hanno come funzione principale l’ascolto della musica dal proprio cellulare; ognuna di esse ha però delle peculiarità che la distinguono dalle altre e la rendono più adatta ad un tipo di utente rispetto agli altri.

Possiamo così definire tre tipi di app che forniscono servizi leggermente diversi e che andremo ad analizzare: i servizi di streaming musicale; i player (o lettori) musicali tradizionali; un terzo gruppo, formato dalle app che consentono la condivisione, l’ascolto e il download di brani più o meno famosi gratuitamente.

 

App per streaming musicale

Sono le più famose e diffuse perché offrono il servizio oggettivamente migliore: con esse si possono ascoltare tutti i brani più famosi e recenti, usufruire delle canzoni anche offline, creare playlist personali e molto altro ancora.
Solitamente per questi servizi bisogna pagare un abbonamento di circa 10€, ma alcune app prevedono un piano family, da poter dividere tra più persone.

Un altro punto a favore è che nella maggior parte dei casi viene offerto un breve periodo di prova (a volte fino a 3 mesi).
Andiamo quindi a vedere quali sono i servizi di streaming musicale migliori.

Spotify

Il primo è certamente Spotify, vero leader in questo settore: Spotify consente di ascoltare musica da praticamente tutti i dispositivi connessi a internet, come smartphone (che siano Android, Windows Phone o iOS), tablet, PC, console per videogiochi, smart TV, Chromecast e anche direttamente via web con qualsiasi browser.
Sono previsti tre piani tariffari: quello free, che consente solamente l’ascolto online e in maniera casuale (senza poter scegliere il brano) su smartphone; quello premium, che, con un costo di 9,99€/mese, consente il download dei brani, la possibilità di scelta degli stessi anche dal cellulare e una qualità audio migliore (si può inoltre usufruire di 1 mese di prova gratuita); infine il piano family, che ad un prezzo di 14,99€/mese offre i vantaggi premium utilizzabili da 5 diversi utenti (perfetto da dividere in famiglia o tra amici poiché consente di risparmiare ogni mese).
Spotify offre una quantità pressoché infinita di brani, consente la creazione di playlist personali e mette in evidenza canzoni dello stesso genere di quelle che ascoltiamo abitualmente.

Apple Music

Subito dopo troviamo Apple Music, disponibile su dispositivi iOS e Android, iPad, computer (da iTunes) e Apple TV.
Dopo un periodo di prova di 90 giorni, il costo dell’abbonamento è di 9,99€ per l’account singolo e 14,99 per quello famiglia, con funzionalità e catalogo molto simili a quelle di Spotify.

Il vero motivo per cui preferire il servizio di Cupertino a quello svedese è se si è in possesso di un prodotto della Mela e se ne vive appieno l’esperienza: Apple Music, infatti, si integra perfettamente con tutti i servizi di casa Apple (Siri, Apple TV, iCloud ecc…).

Google Play Musica

C’è poi Google Play Musica, l’equivalente di Apple Music di Big G: stessi piani tariffari, 1 mese di prova gratis, utilizzo sia su Android che su iOS e catalogo molto ampio.

Ci sono però alcune differenze: si possono sincronizzare brani tra PC e telefono e, soprattutto, è disponibile la versione free, che prevede solo l’ascolto online e la riproduzione casuale delle canzoni (tra l’altro inframmezzate dalla pubblicità).

YouTube Music

Altra possibilità offerta dal colosso di Mountain View è YouTube Music, servizio simile al classico YouTube ma che, con il pagamento di 9,99€/mese (14,99 con il piano family per 6 persone), offre anche il download dei brani e la riproduzione in background (cioè mentre si utilizzano altre app), vera mancanza di YouTube.

Amazon Music

L’ultimo servizio streaming che analizzeremo è Amazon Music: è molto simile alle app che abbiamo visto prima, disponibile sia dal web che con l’app per Android e iOS.

Consente di scaricare i brani e non prevede interruzioni pubblicitarie; si articola in due offerte: Amazon Prime Music (solo per gli abbonati a Prime), consente 40 ore di ascolto senza vincoli; Amazon Music Unlimited, al prezzo di 9,99€/mese, consente a tutti gli utenti (anche non Prime) di ascoltare senza limiti oltre 50 milioni di canzoni.

 

Player tradizionali

Se non si vuole pagare un canone mensile si può optare per i lettori tradizionali, che però necessitano la presenza dei brani nell’archivio dello smartphone.
Per Android spicca Shuttle Music Player, che supporta tutti i formati audio e dispone di un equalizzatore a sei bande per personalizzare l’esperienza di ascolto. Si possono anche visualizzare i testi delle canzoni in maniera totalmente gratuita, mentre c’è la possibilità di acquisti in-app per ulteriori funzioni.

Per iOS è invece perfetta l’app preinstallata (Musica) che permette la sincronizzazione con iTunes, la creazione di playlist e la lettura dei testi.

Altre app

Le ultime applicazioni che prenderemo in esame fanno parte di una tipologia ibrida: fungono da lettori ma hanno anche un catalogo online (e, talvolta, anche scaricabile) di brani; alcuni famosi, altri remix di hit del passato e altri ancora di artisti emergenti.
A questa categoria appartengono SoundCloud e Jamendo Music.

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